LEGGERE I SEGNI DEL CLIMA
Bollettini meteo e siti internet, carte sinottiche che arrivano a bordo grazie a un semplice computer e centri meteo a cui ci si può abbonare per ricevere telefonicamente osservazioni e previsioni: insomma, oggi il panorama delle informazioni meteorologiche è davvero vastissimo e navigare con una relativa tranquillità e più che mai possibile.
Eppure resta sempre quel margine d'errore, d'incertezza o variabilità legate a particolari situazioni ambientali. In questi casi l'esperienza può sopperire alle mancanze della scienza e permetterci di elaborare una nostra previsione meteo. Un'esperienza che matura negli anni, attraverso l'abitudine e il piacere di osservare i segni del tempo, il succedersi dei cambiamenti in relazione alle manifestazioni naturali: venti, onde, nubi, temperature, trasparenze e opacità dell'aria sanno parlarci come un fidato meteorologo e raccontarci cosa accadrà.
In porto: un primo segnale di cosa stia accadendo lo possiamo captare già in porto, ancora prima di lasciare l'ormeggio, soprattutto se non ci troviamo in zone soggette a significative escursioni di marea. In condizioni normali, quindi, se assistiamo a un aumento del livello dell'acqua in porto, è segno che il vento sta soffiando dal mare e che quindi troveremo condizioni di progressivo aumento del moto ondoso. Viceversa, se il livello dell'acqua diminuisce, è segno che il vento soffia da terra verso il largo, con condizioni, sotto costa di mare calmo. E visto che ci siamo, diamo una sguardo al cielo: le stelle che brillano in modo particolare ci dicono che in quota è probabile che ci siano venti forti che rinforzeranno anche in mare.
Brezze e venti: un moto circolare, ininterrotto, dove aria più calda si solleva lasciando il posto a quella più fredda. E' un gioco fra la terra e il mare che in estate si ripete senza sosta: di notte la brezza spira dalla costa verso il largo e di giorno dal largo verso la costa. Un gioco dove questa continua alternanza ci rassicura sul bel tempo. Un'interruzione di questa danza o, una sospetta intensificazione della brezza, ci dice che le schermaglie fra terra e acqua sono meno giocose, e che venti di diversa natura stanno entrando portando probabilmente un cambiamento del tempo.
Le nubi: le nuvole affascinano con i loro disegni buffi dove ci si possono riconoscere le immagini più strane, ma soprattutto informano. In estate, quando lungo le coste si addensano cumuli bianchi e paffuti sappiamo che si tratta d'aria calda che si condensa e indica situazioni di tempo buono. Ma è bene dare loro un'occhiata ogni tanto se si naviga lungo la terra ferma. Se le nubi si sviluppano velocemente in alto, allargando la loro forma nella parte in quota, stanno subendo la metamorfosi più classica e stanno diventando cumulonembi che di lì a breve alimenteranno un bel temporale a volete anche violento. Se invece ci appaiono alte e ovali (altocumuli), soprattutto sottovento ai rilievi, ci dicono che là dove si trovano sta soffiando vento forte che potrebbe in breve scendere a livello del mare, mentre la loro forma striata tipica dei cirri che anticipano i cirrostrati, quelle nubi che creano l'alone intorno al sole, raramente c'inganna: in poche ore la temperatura salirà per l'arrivo di un fronte caldo con cielo coperto e pioggia. E in mezzo alle nubi, anche i moderni aerei ci vengono in aiuto: in una giornata tersa, osservate se le scie lasciate dai Jet si fanno lunghe ed evidenti: è un segno probabile di un aumento dell'umidità in quota e di un prossimo cambiamento del tempo.
Le onde: quante volte ci si chiede: " ma questo mare da dove arriva?". Un'onda lunga, estranea al vento presente in quel momento o addirittura che si manifesta in totale assenza di brezze, se non è il ricordo di venti freschi già passati ne è l'annuncio. E' possibile che dalla direzione da cui proviene, stia rinforzando, e se l'onda si fa velocemente più corta e più alta, vuol dire che il colpo di vento è molto vicino.
Infine non sempre è opportuno gioire di un improvviso aumento della visibilità in giornate calde e afose: spesso la fastidiosa foschia che ci opprimeva, in questi casi è stata spazzata via da un colpo di vento che sta per arrivare.
Nubi, aria, onde e temperature, occhi e pelle, sono ottimi strumenti per captare i segni che il tempo ci manda. Dobbiamo solo accenderli e imparare con l'esperienza a farli funzionare.
Articolo tratto dalla rivista “Bolina”.