LE ORIGINI E L'EVOLUZIONE DELL'ANCORA
Le più antiche testimonianze di un'ancora sono state trovate in Egitto in alcune pitture tombali risalenti al 2.800 a.C. che riportano ancore di legno con cavi di papiro.
In letteratura le prime ancore compaiono nell'Odissea, dove si fa riferimento alle pietre di fondo, capostipiti di tutte le ancore.
la prima evoluzione dell'ancora, da semplice sasso a sacco di sabbia, fu opera degli antichi greci ed è raccontata da Eschilo, mentre lo schizzo di un'ancora rudimentale è visibile su una moneta greca del 312 a.C.
A paesi diversi corrispondevano forme di ancore diverse: in nuova Zelanda si usava un sasso sgrossato e lavorato, in Brasile una pietra a disco, mentre alle isole Celebes, in Indonesia, si usava un singolare disco forato e appesantito da un sasso levigato a forma di ellisse. C'erano poi ancore fatte interamente di legno con una struttura complessa a forma di cesto o di gabbia con marre incrociate e appesantite da pietre come i killik, nel Labrador.
Non è noto a quando risalgono le prime ancore metalliche, ma è assodato che nel 300 a.C. le navi della flotta ateniese erano già equipaggiate con ancore di ferro da 200 chilogrammi.
A metà del 1600 il padre Giorgio Fournier, per primo, teorizzò che la forma dell'ancora fosse più importante del peso, indicando anche che ogni 20 tonnellate di nave fossero necessarie almeno 50 chilogrammi di ancora.
I primi studi fisico-matematici sul rapporto tra forma, dimensioni, peso ed efficienza furono fatti in Francia nel 1723 e all'inizio del 1800 vide la luce il trattato di Richard Pering su come proporzionare le componenti dell'ancora per ottenere la migliore efficienza.
Nel 1810 in Inghilterra venne istituito il Chain, Cables and Anchors Act che rendeva obbligatori i controlli e i collaudi sulle ancore da parte dei fabbricanti.
Nel 1933 il matematico scozzese Geoffrey ingram Taylor progetto' la Cqr (Clyde Quick Release) o ancora ad aratro, la prima ancora per piccole imbarcazioni, che è diventata la più popolare sulle barche a vela da crociera.
La più grande ancora da nave, 35 tonnellate, è stata realizzata nel 1980 per la Seawise Giant, una petroliera norvegese lunga 458 metri e larga 69 metri, che a sua volta detiene il record della più grande nave mai costruita dall'uomo. La più grande ancora in assoluto però non è stata fatta per una nave. Pesa 75 tonnellate e serve per ormeggiare un'enorme piattaforma che sostiene un altrettanto gigantesco radar militare posizionato nelle turbolenti acque dell'Antartico.
Articolo tratto dalla rivista “Bolina”.