IL MARE
CARATTERISTICHE DELL’ACQUA
MARINA
Le
acque marine ricoprono circa il 75% della superficie terrestre.
L'acqua marina contiene tutti o quasi gli elementi chimici presenti sulla crosta
terrestre, in particolare:
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H2O = Ossigeno + Idrogeno sotto forma di acqua, ne
costituiscono il 96% circa.
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Altri elementi, per il 4%:
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Sodio
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Cloro
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Magnesio
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Calcio
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Silicio
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Potassio
Questi componenti sono quelli presenti in percentuale
maggiore, sotto forma di soluzione dei corrispondenti sali, ma ad essi si
aggiungono altri sali in percentuali minime. inoltre l'acqua marina assorbe i
Gas Atmosferici che si diffondono lentamente in essa.
Quindi la caratteristica fondamentale dell'acqua
marina è la Salinità, che la rende non potabile.
Complessivamente i sali compaiono in percentuale del 3,5% ovvero su 1000 gr di
acqua marina troveremo 35 gr circa di sali.
Anche se lungo le coste esistono molti fattori capaci di modificare la salinità
dell'acqua marina, considerando l'intera massa d'acqua possiamo affermare che il
rapporto di salinità è ovunque costante.
La
percentuale di ossigeno che l'acqua assorbe dall'atmosfera è inversamente
proporzionale alla Temperatura e alla salinità dell'acqua stessa.
Pertanto le acque polari, essendo molto fredde, sono le più ricche di ossigeno
mentre quelle equatoriali sono le più povere; in pratica, essendo la
massa d'acqua fredda più pesante di quella calda, questa tende ad affondare e
trasporta l'ossigeno in essa contenuto nelle acque più profonde.
Il
mare può essere suddiviso in due zone:
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Zona Diafana: quella che si estende fino ai 200 m di
profondità, nella quale la luce solare riesce a permeare.
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Zona Afotica: quella che si estende oltre i 200 m di
profondità, nella quale la luce solare non riesce a giungervi.
La
luce solare bianca è costituita da 9 radiazioni aventi lunghezza d'onda
differente:
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7 radiazioni visibili: rosso, arancio, giallo, verde,
azzurro, indaco, violetto;
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2 radiazioni invisibili: raggi infrarossi, raggi
ultravioletti.
Quando
un raggio di luce solare incide sulla superficie marina accade che:
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Una parte della radiazione viene riflessa in aria.
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La restante parte della radiazione viene rifratta cioè, si
trasmetterà all'interno dell'acqua pur subendo una deviazione di un certo
angolo che sarà diverso da radiazione a radiazione (infatti dipende dalla
lunghezza d'onda della stessa), e penetrerà nell'acqua fino ad una certa
profondità anch'essa diversa da radiazione a radiazione.
In particolare la profondità di penetrazione in acqua dipende anche dalle
caratteristiche dell'acqua, ma in generale, le radiazioni verde e azzurro sono
quelle che penetrano più in profondità.
Ovviamente
per effetto di quanto detto, la vita vegetale sarà presente e rigogliosa solo
entro pochi metri dalla superficie, e solo quegli organismi in grado utilizzare
le radiazioni azzurre possono vivere a profondità superiori ai 100 m.
Un
altro aspetto importante è che queste radiazioni della luce solare,
estinguendosi all'interno dell'acqua, vengono trasformate in calore e
determinano la temperatura.
Quindi dalle radiazioni solari dipendono le caratteristiche termiche dell'acqua
marina, che a loro volta sono fondamentali nel limitare l'habitat dei vari
organismi e nel determinare le migrazioni orizzontali e verticali dei pesci.
In pratica il calore si propaga all'interno dell'acqua marina sia per Conduzione
che per Convezione, ma tra i due è prevalente la Convezione (ovvero lo
spostamento degli strati caldi verso l'alto, che faranno quindi spostare quelli
freddi verso il basso).
In particolare, nei mari caldi la temperatura dell'acqua diminuisce
all'aumentare della profondità, mentre nei mari polari si ha l'effetto
contrario.
In generale, la temperatura dell'acqua del mare varia da punto a punto in
funzione della profondità e a seconda delle stagioni, potendosi distinguere due
regioni estreme: quelle in prossimità dei poli dove la temperatura è inferiore
ad 1°C, e quelle comprese tra i tropici dove la temperatura supera i 26°.
Queste differenze di temperatura determinano il movimento delle correnti
oceaniche, le quali sono paragonabili a immensi fiumi d'acqua più calda o più
fredda che si muovono in direzioni opposte: quelle calde dall'equatore verso i
poli, quelle fredde in direzione contraria.
In questo modo viene realizzata una ridistribuzione dell'energia solare, che
altrimenti risulterebbe eccessivo in certe zone (tra l'equatore e i tropici) e
insufficiente in altre (zone polari).
Per Colore dell'acqua si
intende la sua colorazione intrinseca, indipendentemente dall'influenza dovuta
alle condizioni atmosferiche.
In genere il colore dell'acque marine varia dall' azzurro al verde delle
acque vicino la costa, e al giallo.
Per quanto riguarda le acque costiere il loro colore è spesso torbido a causa
del moto ondoso che tende a smuovere fango, sabbia e microrganismi dal fondale,
accentuandosi durante le mareggiate.
Come nota generale, dobbiamo ricordare che la limpidezza eccessiva delle acque
è sinonimo di povertà di fauna marina, infatti i microrganismi presenti in
sospensione che nutrono i pesci e gli altri abitanti del mare, conferiscono
all'acqua una opacità che è sempre da preferire dal pescatore.