IL MAR TIRRENO
Il Mar
Tirreno ha la forma di un triangolo rettangolo, un lato è costituito dalla parte
orientale delle coste corsa e sarda, l'altro dalla costa settentrionale della
Sicilia, il lato più lungo è formato dalla costa calabra, campana, laziale e
toscana fino a Piombino dove passa il confine virtuale che lo separa dal Mar
Ligure.
Fondali
scende fino a notevoli profondità e tra Ponza ed Ustica raggiunge quella massima
del Mediterraneo occidentale con 3620 m.
La
piattaforma
continentale
è sviluppata soprattutto dal promontorio di Piombino alla penisola sorrentina,
lungo le coste del Cilento, Sicilia orientale, Sardegna settentrionale e Corsica
meridionale, in queste località dalla linea di costa la piattaforma si estende
con ampiezze variabili tra 9 e 65 km.
La piattaforma continentale è pressoché assente ed il fondale raggiunge notevoli
profondità nelle immediate vicinanze della costa, lungo le coste calabre,
Sicilia settentrionale e a sud della penisola sorrentina.
Oltre la piattaforma continentale si arriva alla
scarpata,
caratterizzata dalla presenza di
catene
montuose sommerse,
fosse
e
canyons sottomarini.
La
piana
batiale
si trova nella zona centro meridionale del bacino, ha una profondità media di
oltre 3000 m ed è interrotta da veri e propri rilievi montuosi, come il Monte
Vavilov che si trova nel centro del Tirreno, immediatamente a nord ed a sud di
questo promontorio si raggiungono le maggiori profondità.
Venti
il mar Tirreno data la sua grande ampiezza risente di quelle che sono le
condizioni del tempo del Mediterraneo occidentale.
Venti freddi ed impetuosi come il
maestrale,
che dalla valle del Rodano si getta nel Mediterraneo, e la tramontana provocano
mareggiate che investono le coste della Sardegna, le coste toscane ed il Lazio,
riversandosi poi nel Medio e basso Tirreno ed in Sicilia.
Il
libeccio,
che proviene da sud-ovest origina forti mareggiate con venti di tempesta che
battono soprattutto le coste toscane, laziali e calabre. Lo
scirocco
e l'ostro,
sono venti meridionali caldo umidi che portano pioggia e temporali.
Correnti
la corrente principale di superficie proviene dallo stretto di Gibilterra,
lambisce le coste africane entra nel Tirreno, tocca le coste settentrionali
sicule, risale quelle calabresi e campane dividendosi in due rami, uno forma una
circolazione ciclonica
che interessa il basso tirreno, l'altro si dirige verso le coste toscane ed il
Mar ligure piegando di nuovo verso sud per lambire le coste orientali sarde.
A profondità maggiori una corrente di acque più calde segue lo stesso tragitto
mantenendosi più bassa per effetto della maggiore
densità
dovuta alla
salinità
più elevata.
Pesca
i tipi di pesca principalmente praticati sono la pesca con reti da circuizione,
per la cattura di alici e sardine, lo strascico e reti da posta, per polpi,
sogliole, naselli.
La pesca dei grandi pelagici come il tonno è praticata dalle tonnare salernitane
che seguono i tonni fino in Adriatico per pescarli con i loro grandi ciancioli.